MADE IN ITALY: si stringe la morsa sulla contraffazione
I dati del Rapporto Cnalcis - realizzato dalla Direzione Generale per la Proprietà Industriale - Ufficio Italiano Brevetti e Marchi del MIMIT - sulla lotta alla contraffazione e all’italian sounding, sono stati presentati durante la nona edizione della Settimana Anticontraffazione.
A nove mesi dall’entrata in vigore della legge quadro per il Made in Italy (n. 206 del 27 dicembre 2023), sono 2.357 i casi di applicazione delle nuove disposizioni. Circa 100 sono i casi in cui è stata prevista la distruzione delle merci contraffatte sequestrate e oltre 2.200 i casi di applicazione delle nuove sanzioni pecuniarie, incrementate rispetto al passato. Relativamente alle azioni di enforcement, nel primo semestre 2024 sono state quasi 9.000 le operazioni di sequestro effettuate. In particolare, sono stati più di 2.700 gli interventi operati dalla Guardia di Finanza e oltre 4.000 quelli dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Sono i principali dati contenuti nel Rapporto Cnalcis, realizzato dalla Direzione Generale per la Proprietà Industriale - Ufficio Italiano Brevetti e Marchi del MIMIT, sulle attività svolte per la lotta alla contraffazione dalle amministrazioni competenti, presentati in occasione della nona edizione della Settimana Anticontraffazione (21/25 ottobre 2024).
La legge quadro per il Made in Italy
La legge mira a sostenere e promuovere, a livello nazionale e internazionale, le eccellenze produttive e il patrimonio culturale del nostro Paese. Un impegno verso la valorizzazione di un marchio che racchiude la qualità, l'innovazione e la tradizione del nostro tessuto imprenditoriale e culturale. Nella Legge, infatti, sono state introdotte misure per la protezione dei marchi e delle eccellenze italiane, tramite il potenziamento delle sanzioni e l'ampliamento degli strumenti a disposizione delle autorità competenti. Numerose sono le azioni per sensibilizzare i consumatori, soprattutto i giovani: oltre 3.000 sono stati gli studenti coinvolti quest’anno nella quarta edizione della “Giornata della Lotta alla Contraffazione per gli Studenti”. Un altro target centrale nelle azioni per la tutela, anche all’estero, della proprietà industriale sono le imprese: la Linea Diretta Anticontraffazione dedicata ha raccolto 447 segnalazioni di possibili violazioni dei diritti di proprietà industriale.
I settori colpiti dalla contraffazione
A livello settoriale, l’agroalimentare è stato interessato da circa 300 interventi del MASAF-ICQRF e 35 dei Carabinieri (Comando per la Tutela Agroalimentare), di cui 26 a marchio tutelato DOP e IGP, 7 per privative vegetali e 2 relativi a Made in Italy. La tutela della salute ha visto, da parte dei Carabinieri – NAS, quasi 200 oscurazioni di siti web che vendevano prodotti sanitari falsi. Sono 1.200 le operazioni svolte, infine, dai Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale. Importante anche l’impegno istituzionale per prevenire e contrastare la diffusione del falso on-line: 7 sono le piattaforme web con cui si è consolidata la rete di collaborazione pubblico-privata, con la condivisione di intenti comuni per azioni e strumenti di rimedio.
L’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi del Mimit ha elaborato nel database IPERICO oltre 500 mila dati, pervenuti dalle diverse banche dati delle autorità italiane di enforcement. Le principali evidenze emerse per il 2023 registrano che le categorie merceologiche maggiormente sequestrate per contraffazione sono state l’abbigliamento (43,2%), gli accessori per abbigliamento (23%) e le calzature (10,5%), tutti settori storicamente colpiti dal business illegale e che rappresentano alcune tra le produzioni di eccellenza della manifattura e del Made in Italy. Quanto alla provenienza degli articoli falsi, risulta prevalere la Cina, seguita da Turchia, Marocco e Pakistan. Tra il 2008 e il 2023, sono stati quasi 241 mila i sequestri e 699,5 milioni i pezzi contraffatti sequestrati, per un valore economico stimato della merce sequestrata di oltre 6,14 miliardi di euro sottratti al circuito illegale.