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Digitalizzazione e governance - in compliance

L’evoluzione normativa ha portato le Dogane europee verso una crescente richiesta di informazioni verificabili: in altre parole, verso la gestione di dati elettronici e strutturati (qualche elemento in più nel contributo “Le Dogane sono sempre più “digitali”). In questo scenario, un percorso verso la digitalizzazione dei processi operativi non è solo un supporto alle attività quotidiane ma diventa una “leva strategica” per le imprese che operano nell’import/export, assicurando efficienza, trasparenza e, naturalmente, compliance normativa.

La digitalizzazione: una leva strategica per la dogana del futuro

L’aumento del carico informativo legato alle normative rende la digitalizzazione doganale un passaggio obbligato per le imprese. L’Unione Europea sta accelerando il processo, con l’obiettivo di rendere i flussi doganali più rapidi, sicuri e strutturati.

In Italia, l’evoluzione è già in atto con l’introduzione dei tracciati H e dei tracciati B, che sostituiscono i documenti cartacei con flussi di dati XML, abilitando il canale digitale per le operazioni di Import ed Export. Questo porta le imprese più lungimiranti a dotarsi di strumenti per la gestione del Fascicolo Doganale Digitale, per raccogliere, organizzare e conservare digitalmente tutti i documenti e i dati relativi alle operazioni doganali affrontate. La sua implementazione, infatti, facilita la gestione della compliance, garantisce una tracciabilità esaustiva e, se in grado di gestire i flussi H e B, permette un’interazione più fluida con le autorità doganali.

Tutti questi strumenti possono consentire alle imprese di semplificare le operazioni e ridurre gli errori, operando in compliance normativa

L’evoluzione attesa: una maggiore responsabilizzazione delle imprese

L’adozione di modelli digitali diventa quindi essenziale per gestire l’import/export in modo efficiente e integrato. In prospettiva, inoltre, le nuove normative doganali spingono le imprese importatrici ed esportatrici verso una crescente responsabilizzazione nella gestione dei dati e nella capacità di presidio dei propri processi. Un esempio concreto è riscontrabile nell’evoluzione prevista per gli AEO (Authorized Economic Operator), imprese autorizzate a beneficiare di procedure doganali semplificate. Gli AEO evolveranno infatti nei nuovi Trust&Check Trader, aziende certificate autorizzate ad operare con minori verifiche, semplificazioni e agevolazioni nelle procedure doganali, in quanto dotate di strumenti e processi trasparenti, che rispettano le norme e sono verificati e verificabili. Questo cambio di paradigma ambisce a riconfigurare le esigenze di compliance doganale da un insieme di obblighi burocratici a uno strumento operativo per l’ottimizzazione dei flussi commerciali. 

Questa trasformazione segna un passaggio cruciale: le imprese non saranno più semplici soggetti passivi della compliance, ma dovranno dimostrare governance, tracciabilità e un controllo attivo sulle proprie attività doganali.

Un percorso prospettico di cambiamento responsabile

Affrontare l’evoluzione doganale con un approccio conservativo, attendista rispetto ai prossimi adempimenti può risultare oneroso e penalizzante, in chiave prospettica. Alle imprese converrebbe invece adottare un approccio proattivo, comprendendo e anticipando l’impatto delle nuove normative su sistemi, processi e organizzazione, per digitalizzare i flussi e la gestione delle relazioni verso le dogane. Questa, infatti, non è solo una necessità di compliance normativa, quanto piuttosto un’occasione unica per costruire strumenti di governance e tracciabilità differenzianti, capaci di assicurare un elevato controllo sulle operazioni doganali di propria competenza.

Pianificare un percorso di adeguamento graduale, fatto di passi successivi che accompagnano l’evoluzione dei processi di import/export in una roadmap di interventi ponderati e attenti alle indicazioni normative, quindi, può consentire alle imprese di trasformare le esigenze di compliance in vantaggi competitivi, aumentando il proprio presidio sui flussi informativi e logistici, riducendo al contempo il rischio di dati e informazioni mancanti.

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