TESISQUARE ha preso parte, lo scorso mese, agli eventi finali dei due osservatori Blockchain & Distributed Ledger e Supply Chain Finance della School of Management del Politecnico di Milano, dei quali è partner.
Per entrambi i filoni di ricerca, che peraltro presentano non pochi punti di contatto, è emerso un mercato in fermento, con un potenziale elevato e che vedrà nei prossimi anni uno sviluppo consistente.
Nell’ambito della blockchain non mancano tuttavia le resistenze, soprattutto nel nostro paese: molte aziende italiane conoscono ancora poco queste tecnologie e non le ritengono rivoluzionarie per il futuro.
La Blockchain integra efficacemente soluzioni tecnologiche ben consolidate per la gestione controllata delle transazioni (cryptovalute) nelle supply chain e nei contratti (smart contract) che le regolano in modo sicuro, verificabile e permanente.
A livello internazionale la ricerca ha censito 579 progetti Blockchain e Distributed Ledger da parte di aziende di tutto il mondo negli ultimi 3 anni: il 32% arriva dall’Asia, 27% dall’Europa, 22% dall’America, i restanti sono multi continentali. L’Italia si posiziona al terzo posto in Europa dopo Regno Unito e Germania.
Per quanto riguarda i settori, le aziende più attive appartengono al comparto finanziario (48%), alle pubbliche amministrazioni (10%), mentre l’8% sono operatori logistici. I principali processi ai quali si applicano tali tecnologie sono la gestione dei pagamenti (24%), la gestione documentale (24%) e la tracciabilità di filiera (22%).
Gli scenari futuri si delineano come molto attivi, tanto che anche a livello istituzionale i governi si stanno muovendo: il MISE ha nominato a fine 2018 un gruppo di esperti incaricato di identificare una strategia nazionale ed in Europa i legislatori si stanno operando per fornire linee guida e standardizzazioni in merito all’utilizzo di queste tecnologie, con particolare attenzione al rispetto dei principi del GDPR.
Per quanto riguarda il mondo della Supply Chain Finance è emerso un mercato potenziale ancora molto grande (75%) e non completamente coperto da soluzioni; per questo motivo stanno nascendo tante nuove piccole iniziative, per la maggior parte basate sul modello FINTECH, ritenuto vincente, con operatori dei settori finance e tecnologico.
La ricerca ha messo in evidenza come in Italia l’adozione delle soluzioni di Supply Chain Finance sia guidata dalla ricerca di collaborazione tra i partner della filiera, considerata leva fondamentale per il miglioramento delle relazioni soprattutto con i fornitori strategici, e dai nuovi strumenti/tecnologie abilitanti; in Europa invece il driver maggiore risulta essere la forte pressione esterna per l’ottimizzazione del capitale circolante.
Fatturazione Elettronica, Blockchain, Analytics, Big data ed IoT sono le tecnologie e/o soluzioni abilitanti alle future evoluzioni del tema Supply Chain Finance.
TESISQUARE®, Groupama AM SGR e Fifty – Finance Beyond hanno dato vita nel 2017 al Primo Fondo Italiano di Supply Chain Finance. Le tre aziende hanno creato un canale parallelo rispetto a quello bancario tradizionale, andando a costituire quel ponte, fino ad oggi inesistente, tra il mondo delle PMI e gli investitori istituzionali Italiani, con l’obiettivo di agevolare le imprese attraverso una piattaforma informatica digitale avanzata in grado sia di acquisire i documenti in modalità multicanale, sia di integrarsi all’ERP delle aziende, con la gestione dell’intero processo di finanziamento dei crediti commerciali, in maniera trasparente e senza incorrere in lunghi iter autorizzativi o procedure complesse.